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Anna Bonaiuto legge Natalia Ginzburg

Lessico famigliare (Premio Strega 1963) è il romanzo di Natalia Ginzburg più famoso in Italia e più tradotto all’estero. Come la stessa autrice precisa in apertura del libro, niente vi è inventato e anche i nomi dei personaggi sono reali. Attraverso la storia della sua famiglia, Natalia Ginzburg ripercorre un periodo difficile della Storia italiana, dagli anni Venti agli anni Cinquanta, segnato dalla dittatura fascista, dalla guerra, dalla persecuzione degli ebrei, fino alla rinascita del dopoguerra. Oltre alle figure indimenticabili dei genitori, entrambi convinti antifascisti, vi appaiono importanti personaggi della cultura italiana, come il marito della scrittrice, Leone Ginzburg, che fu ucciso in carcere nel 1944, Cesare Pavese e Adriano Olivetti.
Anna Bonaiuto ha letto per il canale radio nazionale italiano Raitre l’edizione integrale di Lessico famigliare, e ha inciso un audiolibro. La lettura che Anna Bonaiuto propone all’Istituto Italiano di Cultura è una scelta di brani che riassume i punti salienti del romanzo, e soprattutto ne trasmette lo spirito e l’atmosfera. I sopratitoli in giapponese sono tratti dalla traduzione di Suga Atsuko.

Per informazioni rivolgersi a Istituto Italiano di Cultura eventi.iictokyo@esteri.it Tel. 03-3264-6011 (int.13, 29)
Per prenotare, inviare una mail con nome, cognome, numero di partecipanti e recapito telefonico all’indirizzo eventi.iictokyo@esteri.it indicando in oggetto “Spettacolo del 23 settembre”

Natalia Ginzburg (1916-1991) è una delle più grandi scrittrici italiane del XX secolo. Esordisce nel 1942 con il suo primo romanzo, La strada che va in città. Da allora si dedica alla scrittura, pubblicando romanzi, racconti brevi e saggi, e collaborando con quotidiani e riviste. Nel 1966 esordisce anche come autrice per il teatro, scrivendo drammi e commedie che vengono rappresentati con grande successo. Le sue origini ebree (il padre era un professore universitario e scienziato ebreo) e l’attività antifascista del padre, dei fratelli e del marito Leone Ginzburg rendono per lei gli anni del fascismo un periodo particolarmente duro. Leone viene imprigionato a Roma nel carcere di Regina Coeli, dove muore in seguito alle torture subite Alcuni anni più tardi Natalia si risposa con uno dei maggiori anglisti italiani, Gabriele Baldini. Lessico Famigliare, pubblicato nel 1963, ottiene uno straordinario successo di critica e pubblico e viene adottato come libro di lettura in molte scuole. Dalla fine degli anni sessanta il suo impegno sociale e politico si fa sempre più forte e nel 1983 viene eletta in Parlamento come deputato. Carlo Ginzburg, famoso storico, e Lisa Ginzburg, nota scrittrice, sono rispettivamente suo figlio e sua nipote.

Fra le opere di Natalia Ginzburg tradotte in Giappone, oltre a Lessico Famigliare, ricordiamo La famiglia Manzoni e La città e la casa (tutti e tre sono stati tradotti da Suga Atsuko), Tutti nostri ieri, La strada che va in città, Le voci della sera, tradotti da Mochizuki Noriko.

Anna Bonaiuto
Diplomata all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, è una delle più importanti attrici italiane di teatro e cinema. E’ stata la protagonista del film L’amore molesto, tratto dal libro di Elena Ferrante e diretto da Mario Martone, che le è valso numerosi premi tra cui il Nastro d’ Argento, il David di Donatello, la Grolla d’ oro, il Globo d’oro, il De Sica e il premio migliore attrice al Chicago International Film Festival.
Tra il film da lei interpretati ricordiamo anche Il Caimano di Nanni Moretti, Il postino di Michael Radford, Il Divo di Paolo Sorrentino, Mio fratello è figlio unico di Daniel Luchetti, Fratelli e sorelle di Pupi Avati e Dove siete io sono qui di Liliana Cavani con cui ha vinto la Coppa Volpi al festival di Venezia.

Particolarmente ricca anche la sua carriera come attrice teatrale. Ha recitato, tra gli altri, Shakespeare, Čechov, Ibsen, Pinter diretta da Carlo Cecchi, Toni Servillo, Luca Ronconi, Roberto Andò. Si ricorda in particolare la sua interpretazione a fianco di Toni Servillo in Sabato domenica e lunedì di Eduardo de Filippo, per il quale ha ricevuto il premio Ubu per la migliore interprete femminile.

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Tokyo