Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

Presenze della poesia giapponese nella musica italiana del Novecento – Conferenza di Raffaele Pozzi

Tra Ottocento e Novecento il Decadentismo italiano mostra grande interesse per il Giappone. In letteratura abbiamo l’Outa occidentale di Gabriele d’Annunzio (1884); in musica opere liriche quali Iris di Pietro Mascagni (1898) o Madama Butterfly di Giacomo Puccini (1904). Ad una fase di tardo esotismo appartengono anche i Petits poèmes japonais di Francesco Santoliquido (1920) e le Liriche giapponesi di Vincenzo Davico (1921). Il tanka e lo haiku furono ammirati da Giuseppe Ungaretti che vi lesse concisione e rapidità, e da scrittori del secondo dopoguerra quali Pier Paolo Pasolini, Edoardo Sanguineti e Andrea Zanzotto. Analoga attenzione alla poesia giapponese si registra oggi in musicisti quali Marcello Panni, Giulio Castagnoli e Roman Vlad.

Per prenotare cliccare qui.
Per informazioni rivolgersi a Istituto Italiano di Cultura eventi.iictokyo@esteri.it 
Tel. 03-3264-6011 (int. 24, 10).

Raffaele Pozzi
Nato a Roma nel 1956, è docente di Musicologia e Storia della Musica presso l’Università degli Studi di Roma Tre. È l’autore della prima monografia italiana sul compositore francese Olivier Messiaen, Il suono dell’estasi (2002). Ha anche curato l’edizione degli scritti sulla musica di Edgard Varèse, Elliott Carter, Goffredo Petrassi e Giacomo Manzoni. Ha tenuto corsi e conferenze presso istituzioni culturali e accademiche internazionali. È direttore artistico della rassegna di concerti e cultura musicale MusicaInFormazione che ha fondato nel 2005 presso l’Università degli Studi di Roma Tre. Ha inoltre collaborato alla programmazione di istituzioni italiane e internazionali quali la RAI, La Scala di Milano, l’Accademia Nazionale di S. Cecilia, il Teatro Comunale di Bologna e la Cité de la Musique di Parigi.

  • Organizzato da: イタリア文化会館