Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

“Tra affetti e belcanto. Un secolo di musica italiana ed europea” – Concerto del chitarrista Eugenio Della Chiara

Il programma di questo recital ha per protagoniste musiche nate dal dialogo tra la civiltà musicale italiana e quella europea a cavallo tra metà XVIII e inizio XIX Secolo: in poche altre epoche si è respirato, nelle capitali del nostro continente, un clima culturale così cosmopolita e aperto alle influenze culturali provenienti da quelle che erano (o sarebbero diventate) le grandi nazioni europee. 

Nelle tre sonate di Scarlatti presentate in apertura di programma è possibile assaporare l’incontro tra il melanconico lirismo tipico dell’opera napoletana – Sonata K 208 – e il fuoco che anima la musica popolare spagnola – Sonata K 175 – che Domenico Scarlatti conobbe a Madrid. Le composizioni di Haydn e di Mozart inquadrano invece il momento del passaggio dalla “retorica degli affetti” al linguaggio – divenuto una vera e propria koinè europea – del classicismo viennese: questo nuovo mondo espressivo, i cui retaggi barocchi sono evidenti nel mozartiano Andante K 330, è caratterizzato da un eccezionale equilibrio formale, riscontrabile nelle trascrizioni segoviane di Haydn.

Passando agli autori presenti nella seconda parte del programma, Carlo Galante riesce a tratteggiare – con il suo sagace Cammeo di Joseph Haydn – un aggraziato ritratto del maestro che più di tutti contribuì a inventare le nuove forme del classicismo musicale; proprio la principale tra queste nuove forme – la sonata – viene utilizzata da Paganini in una composizione in cui il rigore della “struttura linguistica” viennese si presta a diffondere un contenuto musicale tipicamente italiano come quello del belcanto: nella Grande Sonata – composta nel 1802 – sembra di ascoltare un’anticipazione del linguaggio di Rossini, che di Paganini fu tra l’altro grande amico. Il programma si chiude con il lavoro più celebre di un autore protagonista di una vita piuttosto avventurosa passata tra Spagna, Russia, Inghilterra e Francia; il tema con variazioni su motivi operistici – di cui l’op. 9 di Fernando Sor è un brillante esempio – era senza dubbio uno dei tipi di composizione più diffusi del primo Ottocento, in quanto forniva la possibilità di rivivere tra le mura domestiche le emozioni dell’opera, forse lo spettacolo musicale europeo per eccellenza.

Domenico Scarlatti (Napoli, 1685 – Madrid, 1757)
Sonata in La maggiore K 208 (tr. A. Dieci)
Sonata in Mi maggiore K 380 (tr. J. Williams)
Sonata in La minore K 175 (tr. A. Dieci)

Franz Joseph Haydn (Rohrau, 1732 – Vienna, 1809)
Largo assai dal Quartetto op. 74 n. 3 (tr. A. Segovia)
Minuetto (Allegretto) dalla Sinfonia n. 96 (tr. A. Segovia)

Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo, 1756 – Vienna, 1791)
Andante cantabile dalla Sonata K 330 (tr. M. Llobet)
Minuetto (Allegretto) dal Quintetto K 593 (tr. F. Tárrega)

***

Niccolò Paganini (Genova, 1782 – Nizza, 1840)
Grande Sonata per chitarra sola MS 3
I. Allegro risoluto
II. Romance
III. Andantino variato

Carlo Galante (Trento, 1959)
Cammeo di Joseph Haydn (in forma di minuetto)
Prima esecuzione in Giappone. Dedicato a Eugenio Della Chiara

Fernando Sor (Barcellona, 1778 – Parigi, 1839)
Introduzione e variazioni su un tema di Mozart op. 9

Eugenio Della Chiara, chitarra

Per prenotare cliccare QUI.
Per informazioni rivolgersi a Istituto Italiano di Cultura eventi.iictokyo@esteri.it 

Eugenio Della Chiara, nato a Pesaro, all’età di diciannove anni si diploma con il massimo dei voti e la lode nel conservatorio della sua città sotto la guida di Giuseppe Ficara. Tra i suoi maestri vi sono Piero Bonaguri, Andrea Dieci e Oscar Ghiglia, con cui si perfeziona all’Accademia Chigiana di Siena. Tra i riconoscimenti ricevuti si segnalano – primo musicista a conseguire questo risultato più di una volta – le due borse di studio della Fondazione Rossini vinte nel 2008 e nel 2010. Parallelamente agli studi musicali completa la sua formazione umanistica presso l’Università Cattolica di Milano, laureandosi prima in Lettere Classiche e in seguito in Filologia Moderna. La sua attività concertistica lo ha portato a suonare in Giappone, Austria, Turchia, Spagna e Norvegia; in Italia ha tenuto recital solistici per alcune tra le maggiori istituzioni musicali del Paese, tra cui il Rossini Opera Festival e la Società del Quartetto di Milano. Appassionato camerista, collabora con Juan Francisco Gatell, Mert Süngü, Davide Cabassi, Alberto Chines, Piercarlo Sacco, Aya Shimura e Andrea Dieci. Dal 2018 è artista DECCA: il suo primo album per la major inglese è “Guitarra Clásica”, seguito pochi mesi dopo da “Paganini Live”, registrato dal vivo insieme a Piercarlo Sacco. Collabora assiduamente con compositori appartenenti a diverse generazioni – come Carlo Galante, Orazio Sciortino, Paolo Ugoletti e Davide Anzaghi – che gli hanno dedicato oltre una ventina di lavori solistici e da camera. Dal 2015 è direttore artistico di “MU.N – Music Notes in Pesaro”, stagione di musica da camera organizzata dall’Associazione Marchigiana Attività Teatrali, mentre dal 2017 è docente a contratto presso la sede di Gaeta del conservatorio “O. Respighi” di Latina. Suona una chitarra Domingo Esteso del 1935 e una Masaki Sakurai del 2009.

  • Organizzato da: イタリア文化会館