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PHERSU – Un’installazione multimediale per danzatrice sola

“Phersu è un progetto di performance itinerante concepito per gli spazi dell’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo. Il suo nome deriva dall’antica parola etrusca che dà l’origine a quella latina di Persona, ossia maschera.

Con l’impossibilità di comunicare come soggetto, Phersu è costruito sulle eccezionali capacità espressive di una singola danzatrice: Megumi Nakamura, sul suo uso della voce e del movimento. Attraverso il progetto musicale di Paolo Aralla e gli oggetti scenici creati da Moe Yoshida, la performance connette gli spazi principali dell’edificio, esplorando un possibile percorso in forme archetipali che sono proprie alla dimensione poetica del mito, e alla natura magica e rituale delle forme artistiche che da esso derivano.

L’espressione vocale e quella del movimento per mezzo della danza, intese come arti nude che hanno nel corpo il loro unico strumento, orientano la performance verso la ricerca di una nuova forma di Opera, di teatro totale, riconducendo l’unione di arti diverse verso uno spazio condiviso e intimo.”

Luca Veggetti

Ideazione e coreografia: Luca Veggetti
Musica e progetto sonoro: Paolo Aralla
Oggetti scenici: Moe Yoshida
Con Megumi Nakamura

Lo spettacolo si snoderà attraverso la Sala Esposizioni, per concludersi nell’Auditorium Umberto Agnelli. Il pubblico seguirà la danzatrice. Durante la prima parte il pubblico assisterà in piedi.

Lo spettacolo è previsto in due repliche:

Venerdì 6 dicembre, ore 18:30 (apertura sala ore 18:00). Per prenotare cliccare QUI.
Sabato 7 dicembre, ore 16:00 (apertura sala ore 15:30). Per prenotare cliccare QUI.

A causa del numero limitato di posti, è possibile iscriversi a uno solo dei due spettacoli.

Per informazioni: eventi.iictokyo@esteri.it

 

Luca Veggetti
Nato a Bologna nel 1963. Formatosi alla scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano, dopo una carriera internazionale come danzatore inizia nel 1990 la sua attività di coreografo e regista. Esplorando forme sperimentali che spaziano dal teatro di figura, alle nuove tecnologie, al video, all’installazione, il suo interesse per la musica contemporanea lo porta a sviluppare collaborazioni con compositori come Kaija Saariaho, Toshio Hosokawa, Sylvano Bussotti e Paolo Aralla. Il suo lavoro è stato prodotto e presentato dai maggiori teatri, festival e compagnie del mondo, cosi come da musei e istituzioni quali Works&Process at the Guggenheim, The Metropolitan Museum of Art, The Drawing Center e la Japan Society a New York, la Cité de la Musique a Parigi, la Suntory Hall a Tokyo, il Mart di Rovereto. Le sue creazioni più recenti sono Left-Right-Left, una co-produzione tra il Teatro Noh di Yokohama e la Japan Society di New York, Kraanerg di Iannis Xenakis al Teatro Comunale di Bologna, Tanto quanto dura il soffio: per Bruno Munari, collaborazione con l’artista Yoshida Moe, al Setagaya Art Museum di Tokyo.

Nakamura Megumi
Dopo aver vinto la 17˚ edizione del Prix de Lausanne, si è trasferita in Europa. Ha danzato con le compagnie French Youth Ballet e Montecarlo Ballet, per poi unirsi al Netherlands Dance Theatre dal 1991 al 1999, sotto la direzione di Jiří Kylián. Oltre a Kylián, ha lavorato sotto la guida dei coreografi Mats Ek, Ohad Naharin e Nacho Duato. Lasciato il Netherlands Dance Theatre, ha proseguito la sua attività di danzatrice e coreografa in Olanda. Ha vinto nel 2000 il Golden Theatre Prize con la performance Dream Window e nel 2001 il premio Nimura per la danza con la performance Black Bird, con coreografia di Kylián. Nel 2007 ha spostato la sua attività in Giappone. Nello stesso anno, ha vinto il premio per le nuove proposte della associazione giapponese dei critici di danza con Waltz, performance commissionata per lo spettacolo Noism07. Oltre ai grandi lavori per il Nuovo teatro nazionale di Tokyo, come Shakespeare THE SONNET, Little House o Beethoven Sonata, partecipa anche a piccole produzioni sperimentali. Altri riconoscimenti vinti sono il 61˚ premio del Ministero dell’istruzione, della cultura, dello sport, della scienza e della tecnologia, il 62˚ premio culturale di Yokohama, il 31˚ premio Hattori Chieko, la Medaglia d’onore del governo giapponese e il 67˚ premio culturale di Kanagawa.

Paolo Aralla
Nato a Lecce nel 1960, ha studiato con Franco Donatoni e Marcel Couraud. Si segnala in importanti concorsi di composizione vincendo, tra gli altri, nel 1990 il primo premio al concorso internazionale Gaudeamus di Amsterdam e nel 1997 la selezione dal Comitato di Lettura dell’Ensemble Intercontemporain che gli commissiona un lavoro per orchestra, Maree: primo quaderno, eseguito in prima assoluta a Parigi nel 1999. Nel 2009 l’Austrian Cultural Forum di New York gli dedica un concerto monografico. Da diversi anni è impegnato nel campo dell’informatica musicale e dal 2005 collabora con il coreografo Luca Veggetti alla realizzazione di una serie di progetti coreografici e musicali (PiecesForTheHumanVoice) nei quali si serve di dispositivi di elaborazione del suono in tempo reale. Nel 2002 fonda a Bologna il FontanaMIX Ensemble. È docente di composizione presso il Conservatorio G. B. Martini di Bologna.

Yoshida Moe
Nata nel 1975 a Kakogawa. Dopo essersi laureata presso l’università di arte di Osaka, nel 1998 si è trasferita in Italia e nel 2004 si è diplomata nel corso di pittura dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Vive e lavora tra New York e Bologna. Le sue ricerche sulla natura del segno e del gesto trasportano la pratica del disegno all’interno di diverse strutture espressive: performance, sculture e teatro. Collabora attivamente con il regista Luca Veggetti, creando performance per importanti manifestazioni di arte, teatro e danza in Italia e all’estero. Il loro progetto congiunto Tanto quanto dura il soffio – Per Bruno Munari è stato presentato nel 2018 al Setagaya Art Museum di Tokyo. Sempre in Giappone, l’artista ha portato la sua attività espositiva con le personali Memory/Transformation e Gerundio (Gallery Taga2, Tokyo, 2019, 2017).

  • Organizzato da: イタリア文化会館