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“A New World, New Beginnings”. European Literature Festival 2020

Scrittori da diciotto Paesi europei (Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna, Svezia, Ungheria) animano la quarta edizione dello European Literature Festival, organizzato dalla Delegazione dell’Unione Europea in Giappone e da EUNIC Japan in collaborazione con LitStock e con il patrocinio di J-WAVE.

Come per le scorse edizioni, l’obiettivo è di avvicinare le letterature europee al pubblico giapponese con un ricco programma di letture, presentazioni, dialoghi e dibattiti fra scrittori europei e studiosi e traduttori giapponesi.

Se da un lato la pandemia di COVID-19 ha imposto una formula mista fra eventi online e incontri in presenza – con una prevalenza dei primi –, dall’altro la stessa pandemia viene tematizzata e analizzata nel corso del festival.

Con questo obiettivo, agli incontri si aggiunge un sito dedicato, “Windows to Europe”, che raccoglie racconti, saggi e riflessioni di tredici scrittori europei (per l’Italia, il romanziere Antonio Moresco) sul tema della pandemia.

Questa la partecipazione dell’Italia allo European Literature Festival:

Venerdì 20 novembre, 18:00-19:30: “Translating Europe”.
La scrittrice e traduttrice di Gianni Rodari Uchida Yōko dialoga con traduttori da varie lingue europee e specializzati in diversi generi letterari. In giapponese con traduzione simultanea in inglese. Online e presso Instituto Cervantes Tokyo (posti limitati).

Per prenotare, clicca QUI.

Venerdì 20 novembre, 20:15-21:00: “Literary Responses to the Pandemic”.
Il romanziere Antonio Moresco dialoga con l’italianista Doi Hideyuki (Ritsumeikan University) a partire dal suo racconto lungo Storia d’amore e di specchi, incluso nell’antologia Da qualche parte, al sicuro (Kokusho Kankōkai, 2019) e dal suo recentissimo Canto degli alberi (Aboca, 2020), scritto durante il lockdown imposto in Italia dalla pandemia e di cui alcuni brani sono disponibili sul sito “Windows to Europe”. In italiano e giapponese con traduzione consecutiva. Online.

Sabato 21 novembre, 19:30-21:00: “Stranger than Fiction”.
La romanziera e saggista Igiaba Scego dialoga con Saskia de Coster (Belgio), Jānis Joņevs (Lettonia) e Marianne Backlén (Finlandia), moderati da Ueda Takahiro (Premio Akutagawa 2019). In inglese e giapponese con traduzione consecutiva. Online.

Per il programma completo, cliccare QUI.

 

Uchida Yōko, nata a Kobe, nella prefettura di Hyogo, nel 1959. Laureata presso il dipartimento di italianistica della Tokyo University of Foreign Studies. Titolare della società di comunicazione Uno Associates Inc. Vincitrice nel 2011 del premio Japan Essayist Club e del premio Kodansha Essay per il libro La casa di Gino. 10 paesaggi italiani. (Bunshun Bunko). Nel 2019 è stata insignita del premio Umberto Agnelli al giornalismo. Nel 2020 è stata la prima non italiana a vincere il premio Gerla d’Oro, assegnato durante il sessantottesmo Premio Bancarella dalla Fondazione Città del Libro, dall’Unione Librai Pontremolesi e dall’Unione Librai delle Bancarelle. Autrice di numerosi libri, tra cui citiamo Sole di Milano, luna di Sicilia (Shogakukan Bunko), Montereggio. Vicissitudini di librai viaggiatori da un paesino e Un’altra storia di Montereggio (entrambi Hojosha), Le api della Sardegna (Shogakukan). Venezia dalla sponda opposta (Shueisha Bunko), Il cassetto italiano (Asahi Bunko). Tra i suoi lavori come traduttrice ricordiamo Favole al telefono e Fiabe lunghe un sorriso di Gianni Rodari (edizioni giapponesi di Kodansha Bunko).

 

Antonio Moresco, nato a Mantova nel 1947, vive a Milano. Dopo un lungo periodo di sotterraneità letteraria ha pubblicato nel 1993 il suo primo libro (Clandestinità). Tra i suoi numerosi libri: La lucina (2013), Gli incendiati (2010), Lettere a nessuno (1997-2008), Fiaba d’amore del vecchio pazzo e della meravigliosa ragazza morta (2014), Il grido (2018), Lo sbrego (2005). Ha lavorato per trentacinque anni all’opera della sua vita, Giochi dell’eternità, divisa in tre grandi parti: Gli esordi (1998), Canti del caos (2001-2003), Gli increati (2015). È tradotto in quattordici Paesi.

 

Doi Hideyuki (Tokyo 1973), dopo aver conseguito il titolo di dottore di ricerca (Ph.D.) in Italianistica all’Università di Bologna, insegna attualmente Lingua e Letteratura italiana presso la Facoltà di Lettere dell’Università Ritsumeikan (Kyoto, Giappone). Negli ultimi anni le sue ricerche si sviluppano attorno alle varie espressioni delle avanguardie italiana e giapponese del primo Novecento. Tra le sue opere: Guida alla storia italiana moderna e contemporanea [in giapponese] (co-curatore, Minerva, 2017) e L’esperienza friulana di Pasolini. Cinque studi (Cesati, 2011).

 

Igiaba Scego, nata a Roma nel 1974 da una famiglia di origini somale, è romanziera, giornalista e ricercatrice indipendente. Ha conseguito un dottorato in pedagogia su tematiche postcoloniali e ha svolto attività di ricerca in Italia e nel mondo. Tra i suoi libri troviamo il romanzo per ragazzi La nomade che amava Alfred Hitchcock (Sinnos, 2003) e i romanzi Rhoda (Sinnos, 2004) e Oltre Babilonia (Donzelli, 2006, traduzione inglese Beyond Babylon, Two Lines Press, 2019). Il suo libro di memorie La mia casa è dove sono (Rizzoli, 2010) ha vinto il Premio Mondello 2011. Ha inoltre scritto il nonfiction Roma negata. Percorsi postcoloniali nella città (Ediesse, 2014, in collaborazione con il fotografo Rino Bianchi), in cui affronta un’ampia gamma di temi legati alla storia del colonialismo italiano. Il suo romanzo Adua (Giunti, 2015), la storia di una donna alla ricerca di sé stessa nel corso di un lungo viaggio dalla Somalia all’Italia, è stato pubblicato negli Stati Uniti da New Vessel Press (2017) e in numerosi altri paesi. Del suo ultimo romanzo, La linea del colore (Bompiani, 2020), è prevista per il 2021 la pubblicazione negli Stati Uniti per Other Press e in diversi altri paesi. Scrive per il settimanale “Internazionale” e per il quotidiano “Domani”. In Giappone, il suo racconto “Identità” tradotto da Iida Ryōsuke è incluso nell’antologia di racconti italiani Da qualche parte, al sicuro (Kokusho Kankōkai, 2019).

 

 

  • Organizzato da: Delegazione dell’Unione Europea in Giappone e da E
  • In collaborazione con: LitStock e con il patrocinio di J-WAVE