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Proiezione cinematografica “Sachsenhausen, le due facce di un campo”

Ciclo di proiezioni cinematografiche per il Giorno della Memoria

Il “Giorno della Memoria” è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria.

Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l’orrore del genocidio nazifascista.

Ma già prima, con la legge n. 211 del 20 luglio 2000, l’Italia aveva stabilito di celebrare tale data con “cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”.

La lettrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, Prof. ssa Daniela De Palma, presenterà tre proiezioni cinematografiche appositamente selezionate per ricordare il “Giorno della Memoria”: La casa dei bambini; Il cielo cade; Sachsenhausen, le due facce di un campo.

Sottotitoli in lingua inglese.

 

FILM: Sachsenhausen, le due facce di un campo

5 marzo 18:00

SINOSSI: Il documentario, dopo essersi soffermato su ciò che accadde alla Germania in seguito alla vittoria degli Alleati, descrive i motivi che portarono alla suddivisione del territorio tedesco in quattro zone d’occupazione e i provvedimenti che americani, francesi, inglesi e sovietici adottarono per “denazificare” la Germania. Vengono inoltre delineate le ragioni per le quali sul territorio di quella che diverrà la Germania dell’Est, i sovietici disposero dieci campi speciali (chiamati anche “campi del silenzio”) e i motivi per cui l’Amministrazione Militare Sovietica decise il trasferimento del Campo Speciale n. 7 a Sachsenhausen, nello stesso luogo in cui i tedeschi avevano istituito il campo di concentramento nazista.

REGIA: MARY MIRKA MILO

ANNO: 2014

DURATA: 52 minuti

 

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Per informazioni rivolgersi a Istituto Italiano di Cultura, corsi.iictokyo@esteri.it

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura