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Settimana della cucina italiana nel mondo – “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene.” Conferenza sulla traduzione del ricettario di Pellegrino Artusi

Alberto Capatti, noto storico della gastronomia italiana e direttore scientifico di Casa Artusi, parla del lavoro compiuto per tradurre in giapponese il ricettario di Pellegrino Artusi La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene.
È prevista la traduzione consecutiva da italiano a giapponese.
Successivamente la professoressa Kudo Hiroko, che ha guidato il progetto di traduzione, presenta la versione giapponese del ricettario assieme a Nakamura Hiroko, una delle traduttrici, e Nagamoto Kazuko, responsabile dell’accuratezza nella traduzione delle ricette. Insieme parlano del valore che ha oggi il ricettario di Artusi e del significato della versione giapponese.
La conferenza si tiene in giapponese senza traduzione.

Per prenotazioni, cliccare QUI.

Per informazioni: eventi.iictokyo@esteri.it

 

Kudo Hiroko
Professore ordinario di politiche pubbliche e management pubblico presso la Facoltà di Giurisprudenza della Chuo University. Si occupa di amministrazione pubblica comparata, problemi sociali, legali, economici e manageriali legati alla società che invecchia, politiche pubbliche di sport e benessere e politiche agrarie, del turismo, e dello sviluppo territoriale. Ha collaborato con vari enti pubblici, organizzazioni internazionali, università italiane e straniere. L’ultimo contributo in italiano: La specialità sarda alla prova della crisi economica globale (a cura di Giovanni Coinu, Gianmario Demuro e Francesco Mola, Edizioni Scientifiche Italiane).

Nakamura Hiroko
Scrittrice e traduttrice specializzata in cultura alimentare italiana. Con la traduzione del libro Slow Food: le ragioni del gusto di Carlo Petrini, fondatore del movimento alimentare globale “Slow Food”, rimane affascinata dalla cultura alimentare italiana. Nel 2017, ha composto per la rivista Kyūshū no Shokutaku un menu che combina i prodotti di Aso, regione riconosciuta e protetta dal programma Globally Important Agricultural Heritage Systems (GIAHS), e i salumi italiani. Ha per questo ricevuto il riconoscimento “Reporter del Gusto”. Attualmente, unendo saggezza orientale e occidentale, studia come sfruttare nella cucina italiana il potere del cibo come medicina preventiva. Ha tradotto anche molti testi di argomento non alimentare. La sua traduzione più importante rimane Slow Food: le ragioni del gusto (NHK, 2002). Ha inoltre scritto il libro Itaria kyōdo ryōri’ bimi kikō (“Viaggio delizioso nella cucina tradizionale italiana” Shogakkan, 2014).

Nagamoto Kazuko
Insegnante di cucina italiana. È rimasta affascinata dall’Italia mentre faceva l’attrice per la Seinenza Theater Company. Ha quindi frequentato l’Ipseoa (Istituto Professionale di Stato per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera) Caterina de’ Medici di Desenzano del Garda. Dopo aver lavorato come interprete, ha fondato una società che organizza corsi di cucina per cuochi professionisti. È stata, fino al 2016, proprietaria del ristorante Cascina Canamilla, a Tokyo. Dirige ora una scuola di cucina italiana, “Mamma no Itaria shokudo”. È stata capo redattrice dell’Associazione Cuochi Cucina Italiana (ACCI). È consigliere della Associazione Italo-Giapponese. Ha pubblicato i libri Abbedecario delle verdure italiane, Sicilia sapore di mare e terra e collabora con la rivista Itariazuki.

  • Organizzato da: イタリア文化会館、イタリア大使館
  • In collaborazione con: エミリア・ロマーニャ州、カーザ・アルトゥージ