Nella Parigi degli Anni ‘30 la diva del cinema Gaby, in crisi malgrado il successo, viene portata in sala operatoria dopo avere tentato il suicidio. Stordita dall’anestesia l’attrice ripercorre la propria esistenza, nel corso della quale ha condotto alla rovina diversi uomini.
Il regista tedesco Max Ophüls, grande specialista del melodramma, crea anche in questo film, l’unico da lui girato in lingua italiana, un memorabile ritratto di donna. Il film utilizza la tecnica del flashblack, molto innovativa per l’epoca, per raccontare i ricordi della protagonista in uno stile che riprenderà poi in altri capolavori quali Lettera da una sconosciuta e Lola Montès. Degni di nota, inoltre, l’originale uso del sonoro e i fluidi movimenti di macchina, tipici dello stile maturo del regista.
Regia: Max Ophüls
Interpreti: Isa Miranda, Nelly Corradi, Memo Benassi
Italia, 1934, 97 minuti, in italiano con sottotitoli in giapponese
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