Attraverso alcuni esempi scelti nell’ambito della pittura italiana tra il Trecento e il Novecento il Prof. Cerritelli analizza l’evolversi dei criteri rappresentativi che gli artisti hanno adottato per esprimere il rapporto con la natura. Il commento delle opere riflette sulle trasformazioni del tema del paesaggio che acquisce sempre più autonomia, passando dalle forme della realtà a quelle della fantasia, dall’evocazione della luce atmosferica agli effetti sfuggenti del visibile, dalle vibrazioni naturalistiche alle risonanze della visione interiore.
Con traduzione consecutiva italiano – giapponese.
Ingresso gratuito. È gradita la prenotazione.
Per informazioni rivolgersi a Istituto Italiano di Cultura eventi.iictokyo@esteri.it
Tel. 03-3264-6011(int. 29). Per prenotare, inviare una mail con nome, cognome, n. di partecipanti e recapito telefonico all’indirizzo: eventi.iictokyo@esteri.it indicando in oggetto “Conferenza del 17 maggio”.
Claudio Cerritelli (1953) si è laureato in Storia dell’Arte Moderna presso l’Università degli Studi di Bologna dove si è perfezionato in Storia dell’Arte Contemporanea.
I suoi interessi si sono rivolti verso alcuni problemi d’interpretazione del ‘900: dal genere del paesaggio al concetto di avanguardia, dall’immagine astratta e informale alla scultura ambientale, dalle ricerche verbo-visive all’arte concettuale e alle nuove tecnologie. Dal 1994 dirige la rivista di critica e teoria delle arti “Nuova Meta – parole & immagini”, attualmente in versione on-line. Dal 1986 è titolare di una Cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.