In attesa del Festival del Cinema Italiano 2023, che si terrà dal 2 al 7 maggio presso Yurakucho Asahi Hall, l’Istituto presenta una proiezione del film Il regista di matrimoni di Marco Bellocchio, seguito da una presentazione del professor Koga Futoshi, tra gli ideatori della prima edizione del festival nel 2001 e ora professore presso il Nihon University College of Art. Il professore parlerà del suo ultimo libro, Eien no eiga taikoku Itaria meiga 120-nen-shi (“Una grande patria del cinema: 120 capolavori italiani”, Shueisha Shinsho 2023)
Film in italiano con sottotitoli in giapponese.
Conferenza in giapponese senza traduzione.
In collaborazione con Pandora.
Per informazioni, scrivere a eventi.iictokyo@esteri.it
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Programma
Proiezione del film Il regista di matrimoni
Regia di Marco Bellocchio, 2006, coproduzione Italia-Francia, 100 minuti
Attori principali: Sergio Castellitto, Donatella Finocchiaro
Franco Elica è un regista in crisi, che per sbarcare il lunario sta preparando una rappresentazione de I promessi sposi. Un avvenimento improvviso lo costringe a una fuga in Sicilia, dove incontra Enzo, un regista di matrimoni, e Ferdinando Gravina, un principe decaduto. Il nobile propone a Elica di prendere parte alle nozze della figlia Bona, riprendendo l’evento.
Presentazione del libro Eien no eiga taikoku Itaria meiga 120-nen-shi (“Una grande patria del cinema: 120 capolavori italiani”, Shueisha Shinsho 2023)
Koga Futoshi
Professore presso il Nihon University College of Art, Dipartimento di Cinema. Specializzato in storia del cinema e film business. Dopo aver lavorato presso la Japan Foundation, ha lavorato come membro del comitato di pianificazione del dipartimento per gli affari culturali dell’Asahi Shimbun e come reporter nel dipartimento culturale, prima di assumere la sua posizione attuale nel 2009. Autore di Bijutten no futsugōna shinjitsu (“La scomoda verità di una mostra d’arte”) e traduttore di Georges Méliès l’enchanteur Broché. Iniziatore nel 2001 del Festival del cinema italiano, che continua ancora oggi. Nel 2005 è stato insignito dal governo italiano dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana.