Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

“La vita di chi resta” – Dialogo con l’autore Matteo B. Bianchi

Progetto senza titolo

Nell’ambito della XXV Settimana della lingua italiana nel mondo, dal titolo “Italofonia: lingua oltre i confini”, l’Istituto Italiano di Cultura presenta la traduzione giapponese del romanzo La vita di chi resta (Shinchosha, traduzione di Sekiguchi Eiko). L’autore Matteo B. Bianchi dialoga con la scrittrice Oyamada Hiroko.
Con traduzione consecutiva in italiano e in giapponese.

Informazioni

Giovedì 16 ottobre alle ore 18:30 (apertura porte ore 18:00)
Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, Auditorium

Per prenotare cliccare QUI.

Per informazioni: eventi.ictokyo@esteri.it

Non sarà consentito l’ingresso in Istituto dopo le 18:30
Nei locali dell’Istituto non è possibile consumare cibi. Sono consentite le bevande in confezioni richiudibili
L’Istituto non ha disponibili parcheggi né per automobili né per ciclomotori o biciclette, si prega di utilizzare i mezzi pubblici

 

Matteo B. Bianchi (Milano, 1966) ha pubblicato diversi romanzi ed è autore di programmi radiofonici e televisivi. Nel 1999 pubblica Generations of Love (ripubblicato in versione arricchita da Fandango nel 2024) e nel 2023 La vita di chi resta (Mondadori), tradotto in più di 15 Paesi. Scrive su diverse riviste e dirige on-line la sua personale rivista di narrativa ‘tina. Dal 2022 è direttore editoriale della casa editrice Accento, dedicata in particolare ad autori esordienti.

Oyamada Hiroko è nata nella regione di Hiroshima nel 1983. Nel 2010 vince il 42º Premio Noma per nuovi autori di Shinchosha con il racconto Kōjō. Nel 2013 riceve il 30º Premio Oda Sakunosuke con il volume omonimo che raccoglie lo stesso racconto. Nel 2014 si aggiudica il 150º Premio Akutagawa con Ana.
In italiano sono usciti LA FABBRICA (Kōjō) e LA BUCA (Ana), entrambi tradotti da Gianluca Coci e pubblicati da Neri Pozza.