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Angelo Mangiarotti. La tettonica dell’assemblaggio.

La mostra propone un percorso attraverso alcune architetture di Angelo Mangiarotti, designer, architetto e scultore che ha profondamente segnato il panorama culturale del secondo dopoguerra. Nel percorso si vuole mettere in luce l’opera di un progettista-costruttore che si confronta con diversi temi quali la residenza borghese, i luoghi di lavoro o gli spazi espositivi con un approccio critico e speculativo, volto alla ricerca di un linguaggio architettonico che trae la propria forza e unicità dalla tettonica dell’assemblaggio. Nella sua ricerca architettonica si legge la stessa attenzione e il medesimo approccio che dimostra verso gli oggetti di produzione industriale, ricercando forme sobrie ed elementari in grado di travalicare differenze di scala, di funzione e di materiali, con un atteggiamento etico rispettoso dell’uomo e delle sue risorse.

Tokyo è la sesta tappa di una esposizione frutto di un lavoro di ricerca iniziato nel 2006. La mostra è stata inaugurata presso l’Accademia di architettura di Mendrisio (Svizzera) nel 2015. Successivamente è stata portata presso ZHAW Dipartimento Architektur, Gestaltung und Bauingenieurwesen di Winterthur, Architekturforum di Zurigo, Pavillon Sicli, Maison de l’Architecture di Ginevra e al Castello visconteo sforzesco di Novara.

Angelo Mangiarotti
Nasce nel 1921. Nel 1948 si laurea in Architettura al Politecnico di Milano. Negli anni 1953 e 1954 svolge attività professionale negli Stati Uniti e durante questo periodo conosce Wright, Gropius, Rohe ecc. Dopo il ritorno dagli Stati Uniti nel 1960 apre il suo studio. Mangiarotti affianca all’attività professionale anche una intensa attività didattica in Italia ed all’estero. Nel 1997 è professore presso il corso di laurea in Disegno Industriale della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. In qualità di massimo esperto nella tecnologia di prefabbricazione – oltre alla chiesa di Baranzate ed altri vari sistemi strutturali architettonici – progetta numerose opere di design come tavoli, orologi e oggetti in vetro, conquistando grande fama internazionale. Ottiene numerosi premi tra cui il Compasso d’oro dell’ADI. Il suo motto è “la felicità viene della correttezza”. Muore a Milano nel 2012.

Per informazioni rivolgersi a Istituto Italiano di Cultura eventi.iictokyo@esteri.it 
Domenica 29 settembre la mostra chiude alle ore 16:00

Organizzatori: Accademia di architettura di Mendrisio Università della Svizzera italiana, Istituto Italiano di Cultura – Tokyo.

Curatori: Franz Graf e Francesca Albani

Assistenti dei curatori: Giulio Sampaoli e Alessandra Buggio

Coordinamento: Stefania Murer

Collaborazione speciale: Laboratorio del prof. Toshihiko Suzuki – Kougakuin University, Mangiarotti Associati Japan

Main partner: Agapecasa, Vetreria Vistosi s.r.l.

Sostenitori: Architectural Institute of Japan/ Japan Federation of Architects & Building Engineerings Associations/ Tokyo Association of Architectural Firms/ Tokyo Society of Architects & Building Engineer/ The Japan Institute of Architects/ Japan Industrial Designers’ Association

Sponsor speciale: YKK Co., Ltd./ YKK AP Co., Ltd./ TOTO Co., Ltd.

Sponsor: Luminabella Tokyo/ Shuko Co., Ltd./ Suzuki Marble Tokyo Co., Ltd / Nikken Sekkei Co., Ltd./ Uchida Yoko Co., Ltd./ Bunka Shutter Co., Ltd./ TAJIMA roofing Co., Ltd./ C.Ei.T. Co., Ltd./ Kurobe Kogyo Co., Ltd./ Quoli Co., Ltd./ Okamura Coporation/ Daiwa Heavy Industry Co., Ltd./ Sanwa Shutter Corporation/ Arc-Tec Co., Ltd./ Nihon Sekkei Co., Ltd./ Sogo Shikaku Co., Ltd/ Kenchiku Shiryo Kenkyusha Co., Ltd./ Kurashi-koubou daiwa Co., Ltd./ A.Kuryu Architect&AssociatesCo.,Ltd.