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La Sede

La storia dell’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo risale al 1939, una data memorabile legata al gesto generoso del Barone Takaharu Mitsui, che donò allo Stato Italiano un terreno di sua proprietà da destinare alla fondazione della Casa di Cultura Italiana.

L’inaugurazione avvenne nel marzo 1941 alla presenza dei Principi Imperiali. L’attività dell’Istituto tuttavia fu breve. Nel 1945, durante la seconda Guerra mondiale, un bombardamento aereo distrusse l’edificio.

Nel 1959 l’Istituto venne ricostruito interamente e, solo a partire da quella data, la sua attività riprese a pieno ritmo grazie all’opera dei direttori che si sono impegnati, alternadosi sino ad oggi.

Nell’anno successivo, ebbe luogo l’inaugurazione della sala che avrebbe ospitato i più importanti eventi.

A partire dal 1997 l’insegnamento dell’italiano ebbe una spinta propulsiva che vide il numero degli iscritti salire in poco tempo sulla cifra attuale di 4000 unità per anno.

Nel 2001 l’Istituto partecipa attivamente alle manifestazioni legate al Festival Italia/Giappone 2001.

Nel luglio del 2003 cominciano i lavori, ad opera della società Kajima, di demolizione e costruzione dell’edificio attuale, costruito su progetto dell’architetto Gae Aulenti. La struttura attuale è stata  inaugurata nell’ottobre del 2005.

Lista dei direttori a partire dal 1941:

Domenico Ghio (1964 – 1970)
Romano Vulpitta (1970) Reggente presso l’Ambasciata d’Italia a Tokyo
Armando Botti (1970 – 1972)
Maria Meucci (1972 – 1974 ) Sostituto Direttore
Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre (1974 – 1978)
Pietro Corradini (1978 – 1981)
Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre (1982 – 1992)
Maria Giuseppina Cerulli Irelli (1993 – 1996)
Silvio Marchetti (1997 – 2002)
Giorgio Giacomo Campanaro (2002 – 2003) Direttore Facente Funzione
Alberto Natale di Mauro (2003 – 2006)
Umberto Donati (2006 – 2012)
Giorgio Amitrano (2013 – 2016)
Paolo Calvetti (2017 – 2021)
Silvana De Maio (2022 – attuale)