L’AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani) è una not for profit nata nel 2003 che attualmente riunisce 24 tra i principali musei d’Italia, con lo scopo di migliorare la diffusione e la conoscenza delle loro collezioni.
Dal 2005, AMACI organizza a ottobre la Giornata del Contemporaneo, in cui i musei partecipanti aprono gratuitamente le loro porte per una ricca serie di eventi, mostre, conferenze e laboratori. Da quest’anno, giunta alla quattordicesima edizione, la Giornata del Contemporaneo si svolge in collaborazione anche con la rete degli Istituti Italiani di Cultura nel mondo, per una settimana dedicata alla promozione dell’arte contemporanea italiana. Presso l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, la Giornata del Contemporaneo è celebrata in collaborazione con due notissime gallerie cittadine, la 104Galerie e la Hiro Gallery – quest’ultima specializzata in arte italiana di oggi.
Dal 12 al 27 ottobre, la Sala Esposizioni dell’Istituto ospita gli artisti Robert Bosisio per 104Galerie e Michela Pedron per Hiro Gallery.
In uno spazio equamente diviso tra i due artisti, i forti contrasti ispirati al pop di Pedron dialogheranno con le atmosfere sospese e evocative delle tele di Bosisio.
Per informazioni rivolgersi a Istituto Italiano di Cultura eventi.iictokyo@esteri.it Tel. 03-3264-6011 (int. 24, 29, 13).
Venerdì 19 ottobre la mostra chiude alle 16.30.
Robert Bosisio, nato nel 1963, ha studiato a Vienna, Berlino, New York e Londra, e attualmente vive tra l’Italia, la Romania e la Germania. Gli sono state dedicate diverse mostre personali in gallerie in Europa e negli Stati Uniti, e ha vinto numerosi premi.
La sua pittura si sviluppa alla frontiera tra astratto e figurativo, spesso a seconda delle condizioni di luce o della distanza da cui viene guardata l’opera, anche grazie a una complessa tecnica esecutiva da lui elaborata, per cui sulla tela vengono stesi diversi strati di pittura a olio, tempera, cenere, sabbia, cera e malta.
Michela Pedron, nata nel 1980, si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove vive. Vincitrice di diversi premi, dal 2016 espone regolarmente anche in Giappone.
Adottando uno stile ispirato al pop, all’optical e talvolta al linguaggio della moda, Pedron affronta la società dei consumi e della globalizzazione sottolinenadone le contraddizioni e le inquietudini.