La stagione 2024 dell’Istituto, sotto la direzione artistica del Maestro Gaetano D’Espinosa, prosegue con due appuntamenti dedicati al compositore Salvatore Sciarrino, una conferenza ed un concerto.
Il progetto di portare Sciarrino in Giappone prende le mosse dalla prima giapponese della sua opera Lohengrin (1982 e 1984), in programma al Kanagawa Kenmin Hall di Yokohama il 5 e il 6 ottobre 2024, nell’ambito dei festeggiamenti per il 50 anniversario della fondazione del teatro.
Sugiyama Yoichi, compositore giapponese di stanza a Milano, che dirige sia il Lohengrin a Yokohama, sia il concerto di Sciarrino all’Istituto di Cultura, così lo introduce:
Portare Sciarrino in Giappone significa in primo luogo rinsaldare il lungo e profondo legame che lo ha sempre legato a questo Paese e alla sua cultura. Nel 1967, a soli venti anni, Sciarrino ha musicato per Hirayama Michiko un haiku di Matsuo Basho con una scrittura per soprano e 12 strumenti. Un’intera sezione della sua sterminata biblioteca ospita opere specialistiche dedicate alla letteratura e all’arte del Giappone.
Invitando il Maestro Sciarrino intendiamo offrire al pubblico giapponese una panoramica sulla sua pluriennale attività musicale, e allo stesso tempo indagare su come è nata e si è sviluppata la sua musica.
Il concerto si apre con brani appartenenti al primo periodo e a seguire vengono presentate opere create più o meno a un decennio di distanza l’una dall’altra. Citazioni di opere del passato, tecniche sorprendenti, silenzi. . . A poco a poco dovrebbe essere possibile comprendere le varie fasi di transizione e i relativi sviluppi. Nella seconda parte vengono presentate due opere recenti.
Arioso a 5 è un brano che Sciarrino ha perfezionato e cesellato per più di mezzo secolo e nei suoi suoni profondi e misteriosi si rivela l’immagine del cosmo. Una lettera e 6 canti è modellata sui testi di una poesia di Izumi Shikibu e sulla Spiegazione della circolazione del sangue di Bodhidarma. In entrambi i pezzi emerge con molta chiarezza il modo particolare in cui lo Sciarrino compositore si relaziona con la voce umana.
Programma
De la nuit (1971)
Pianoforte
Ai limiti della notte (1979)
Viola
Let me die before I wake (1982)
Clarinetto
Addio case del vento (1993)
Flauto traverso
Lettera degli antipodi portata dal vento (2000)
Flauto traverso
Capriccio di una corda (2009)
Violino
Senza vento (2019)
Violoncello
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Arioso a 5 (2018)
Flauto traverso, clarinetto, pianoforte, viola, violoncello, soprano
Una lettera e 6 canti (2021)
Flauto traverso, clarinetto, pianoforte, viola, violoncello, soprano
Dirige: Sugiyama Yoichi
Flauto traverso: Murakami Keiko
Clarinetto: Tanaka Kaori
Pianoforte: Kuroda Aki
Violino: Aldo Campagnari
Viola: Hannya Yoshiko
Violoncello: Kitajima Aki
Soprano: Yakushiji Noriko
A breve sarà possibile prenotare.
Per informazioni scrivere a eventi.iictokyo@esteri.it
Selezione Saji Keizo, SUNTORY FOUNDATION for the ARTS
Per informazioni sulla conferenza cliccare QUI
Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura, Associazione per la diffusione della musica italiana contemporanea.
Produzione: Tokyo Concerts.
Con il contributo di: Nomura Foundation.
Salvatore Sciarrino (Palermo, 1947) ha cominciato a comporre dodicenne, da autodidatta. Il suo primo concerto pubblico risale al 1962, ma il suo stile personale si rivela già in tutti i suoi lavori anteriori al 1966 e consiste in un diverso modo di intendere la musica che vede al centro non l’autore o la partitura, ma chi ascolta. Compiuti gli studi classici e qualche anno di università nella sua città, nel 1969 si trasferisce a Roma e, nel 1977, a Milano. Dal 1983 risiede in Umbria, a Città di Castello.
Ha composto fra l’altro per: Teatro alla Scala, Accademia di Santa Cecilia, RAI, Maggio Musicale Fiorentino, Biennale di Venezia, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Carlo Felice di Genova, Arena di Verona, Operà National de Paris, Staatstheater Stuttgart, Oper Frankfurt, Nationaltheater Mannheim,Wuppertaler Bühnen, Concertgebouw Amsterdam, London Symphony Orchestra, Suntory Hall Tokyo; per i festival di: Domain Musical di Parigi, Schwetzingen, Donaueschingen, Lucerna, Witten, Salisburgo, New York, Wien Modern, Wiener Festwochen, Ensemble Intercontemporain, Berliner Festspiele Musik Biennale, Holland Festival, Alborough, Festival d’Automne di Parigi, Ultima di Oslo, Beethovenfest di Bonn.
Ha pubblicato con Ricordi dal 1969 al 2004; dall’anno seguente l’esclusiva delle sue opere è passata a RAI Trade (oggi RAI Com). La sua discografia è vastissima e conta più di 140 CD pubblicati dalle migliori etichette in ambito internazionale, più volte segnalati e premiati.
Oltre che autore della maggior parte dei libretti delle proprie opere teatrali, Sciarrino vanta una ricca produzione di articoli, saggi e testi di vario genere; alcuni sono stati scelti e raccolti in Carte da suono, CIDIM – Novecento, 2001. Di rilievo il suo libro interdisciplinare sulla forma musicale Le figure della musica, da Beethoven a oggi, Ricordi 1998.
Ha insegnato nei conservatori di Milano (1974–83), Perugia (1983–87) e Firenze (1987–96) e parallelamente ha tenuto corsi di perfezionamento e masterclass; da segnalare in particolare quelli di Città di Castello dal 1979 al 2000 e i corsi alla Boston University. Al presente tiene corsi di alto perfezionamento di Composizione presso l’Accademia Chigiana di Siena.
Fra il 1978 e il 1980 è stato Direttore Artistico al Teatro Comunale di Bologna. È Accademico di Santa Cecilia (Roma), Accademico delle Belle Arti della Baviera e Accademico delle Arti (Berlino), è stato insignito della Laurea honoris causa in Musicologia Università di Palermo. Fra gli ultimi premi conferitigli vanno citati il premio Prince Pierre de Monaco (2003), il Premio Internazionale Feltrinelli (2003), il Musikpreis Salzburg (2006), il Premio internazionale di composizione istituito dal Land di Salisburgo, il Premio Frontiere della Conoscenza per la musica (2011) della BBVA Fondation, il Premio Una vita per la musica (2014) del Teatro La Fenice – Associazione Rubenstein di Venezia.
Ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera per la Musica – Biennale Venezia 2