La stagione 2024 dell’Istituto, sotto la direzione artistica del Maestro Gaetano D’Espinosa, prosegue con due appuntamenti dedicati al compositore Salvatore Sciarrino, una conferenza ed un concerto.
La conferenza si tiene in lingua italiana, con traduzione consecutiva di Hinohara Hidehiko.
Per prenotare, cliccare QUI.
Per informazioni scrivere a eventi.iictokyo@esteri.it
Per informazioni sul concerto cliccare QUI
Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura, Associazione per la diffusione della musica italiana contemporanea.
Produzione: Tokyo Concerts.
Con il contributo di: Nomura Foundation.
“La parola ‘incontro’ indica in italiano in primo luogo il convergere di due esistenze nello stesso luogo, ma anche implica un riconoscersi e uno scambio. Ecco perché da un incontro possono derivare conseguenze particolarmente felici, e così è stato per Salvatore Sciarrino l’incontro con la cultura giapponese. Già nell’adolescenza la scoperta della poesia di Matsuo Basho gli ha aperto il mondo, insegnandogli l’importanza di osservare con profonda attenzione ogni minimo movimento, ogni singolo gesto, e portandolo ad apprezzare la segreta magnificenza dell’essenzialità più estrema, della povertà ascetica, del vuoto pieno di significato.
Questa nuova visita giapponese di Sciarrino vuole essere la conferma di quanto questo incontro abbia avuto un valore storicamente significativo. Da allora, e in particolare dagli anni Settanta a oggi il lavoro di Sciarrino ha profondamente influenzato il mondo musicale, contribuendo a una radicale rivalutazione dei suoi contenuti.
La conferenza del 13 novembre presenterà questa storia, osservandola da un nuovo punto di vista, e Sciarrino parlerà per chi è in grado di comprendere i silenzi e di apprezzare un concetto come quello di wabi-sabi, l’apparentemente contraddittoria solitudine conviviale. Il concerto del 15 novembre vuole ripercorrere di decennio in decennio lo svolgersi della sua attività di compositore, dalla fine 60’ ad oggi, e si concluderà con un brano che contiene un testo di Izumi Shikibu, grande scrittrice dell’era Hei-an.
Nel suo cammino di artista Sciarrino è giunto a scoprire un terreno ignoto, la cui conoscenza condivide con noi, quasi consegnandoci le chiavi d’accesso a un nuovo mondo. Questo viaggio è anche un viaggio di ritorno, e allo stesso tempo un nuovo, vero incontro.”
(Sugiyama Yoichi)
Salvatore Sciarrino (Palermo, 1947) ha cominciato a comporre dodicenne, da autodidatta. Il suo primo concerto pubblico risale al 1962, e già nei suoi primi lavori si rivela il suo stile personale, caratterizzato da un diverso modo di intendere la musica, che vede al centro non l’autore o la partitura, ma chi ascolta. Compiuti gli studi classici e qualche anno di università nella sua città, nel 1969 si trasferisce a Roma e nel 1977 a Milano. Dal 1983 risiede in Umbria, a Città di Castello.
Ha composto fra l’altro per: Teatro alla Scala, Accademia di Santa Cecilia, RAI, Maggio Musicale Fiorentino, Biennale di Venezia, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Carlo Felice di Genova, Arena di Verona, Opera National de Paris, Staatstheater Stuttgart, Oper Frankfurt, Nationaltheater Mannheim,Wuppertaler Bühnen, Concertgebouw Amsterdam, London Symphony Orchestra, Suntory Hall Tokyo; per i festival di: Domain Musical di Parigi, Schwetzingen, Donaueschingen, Lucerna, Witten, Salisburgo, New York, Wien Modern, Wiener Festwochen, Ensemble Intercontemporain, Berliner Festspiele Musik Biennale, Holland Festival, Alborough, Festival d’Automne di Parigi, Ultima di Oslo, Beethovenfest di Bonn.
Ha pubblicato con Ricordi dal 1969 al 2004; dal 2005 con RAI Com, già RAI Trade.
Oltre che autore della maggior parte dei libretti delle proprie opere teatrali, Sciarrino vanta una ricca produzione di articoli, saggi e testi di vario genere; alcuni sono stati raccolti in Carte da suono, CIDIM – Novecento, 2001. Di rilievo il suo libro interdisciplinare sulla forma musicale Le figure della musica, da Beethoven a oggi, Ricordi 1998.
Ha insegnato nei conservatori di Milano (1974–83), Perugia (1983–87) e Firenze (1987–96) e parallelamente ha tenuto corsi di perfezionamento e masterclass; da segnalare in particolare quelli di Città di Castello dal 1979 al 2000 e i corsi alla Boston University. Al presente tiene corsi di alto perfezionamento in Composizione presso l’Accademia Chigiana di Siena.
Fra il 1978 e il 1980 è stato Direttore Artistico al Teatro Comunale di Bologna. È Accademico di Santa Cecilia (Roma), Accademico delle Belle Arti della Baviera e Accademico delle Arti (Berlino; è stato insignito della Laurea honoris causa in Musicologia all’Università di Palermo. Fra gli ultimi premi conferitigli vanno citati il premio Prince Pierre de Monaco (2003), il Premio Internazionale Feltrinelli (2003), il Musikpreis Salzburg (2006), il Premio internazionale di composizione istituito dal Land di Salisburgo, il Premio Frontiere della Conoscenza per la musica (2011) della BBVA Fondation, il Premio Una vita per la musica (2014) del Teatro La Fenice – Associazione Rubenstein di Venezia.
Ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera per la Musica – Biennale Venezia 2016.